Retroscena sulla liberazione di Cecilia Sala dall’Iran. Elon Musk sarebbe intervenuto in prima persona: ecco cosa filtra.
Importante rivelazione sulla recente liberazione della giornalista italiana Cecilia Sala dall’Iran. La donna, tornata in Italia nei giorni scorsi dopo essere stata messa in carcere il 19 dicembre 2024, sarebbe stata rilasciata anche grazie all’intervento in prima persona del numero uno di Tesla, Elon Musk. A raccontare tutto il New York Times.
Cecilia Sala liberata: l’intervento di Elon Musk
“Elon Musk è intervenuto per aiutare a liberare un italiano incarcerato in Iran”. L’italiano in questione è Cecilia Sala. Sono queste le parole del New York Times, su quello che sarebbe stato l’intervento del patron di Tesla nell’aiutare ad assicurare il rilascio della giornalista contattando l’ambasciatore iraniano all’Onu Amir Saeid Iravani.
Secondo il quotidiano Nyt che ha citato due funzionari iraniani, durante il colloquio il miliardario “ha chiesto all’Iran il rilascio di Sala e ha rassicurato che gli Stati Uniti non avrebbero fatto pressioni sull’Italia per estradare l’ingegnere iraniano”, ovvero Mohammad Abedini Najafadabi, arrestato a Malpensa a metà dicembre su richiesta degli Usa, e poi rilasciato dopo la liberazione di Sala.
In questo senso, a destare particolare interesse, le date dei colloqui con la diplomazia iraniana. Lo scorso novembre, infatti, Musk aveva incontrato per oltre un’ora l’ambasciatore iraniano nella sua residenza a New York per parlare di come disinnescare le tensioni fra Teheran e Washington.
Tale contatto tra il numero uno di Tesla e l’ambasciatore – ha spiegato il New York Times – si è ripetuto poco dopo la visita della premier Giorgia Meloni a Mar-a-Lago.
Ruolo poco chiaro
In questo senso, va detto, il New York Times non ha precisato nel dettaglio quale sia stato per davvero il ruolo di Musk. “Come Musk, un attore sempre più attivo, seppur non accreditato, sulla scena mondiale dopo la vittoria di Trump, sia arrivato a sposare la causa del giornalista resta poco chiaro”, ha precisato il media.
Eppure, sempre il Nyt ha comunque fatto notare come il magnate sia “vicino al primo ministro italiano, Giorgia Meloni, che si è recata a Mar-a-Lago, la tenuta di Trump in Florida dove il signor Musk è una presenza abituale, e ha incontrato il presidente eletto il 4 gennaio”. Il giornale ha anche aggiunto, in riferimento alla Premier italiana come “la Meloni, in una conferenza stampa ha detto di non sapere quale ruolo, se ce n’è uno, Musk abbia avuto nel rilascio della Sala”.
La missione iraniana all’Onu non ha commentato con il New York Times le indiscrezioni su Musk e l’ambasciatore di Teheran, spiegando che la liberazione della Sala sia stata frutto di una “cooperazione bilaterale e degli sforzi coordinati dei settori politici e di intelligence di Iran e Italia”.
